Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Torrione di Baione, Via Basili/Longo

Immagine
Siamo a Vezza D'Oglio. Piove. C'è Zubo sul sedile del pessaggero. Andiamo a scalare. Troppe cose strane tutte insieme oggi!!! Una scrollata al radar e scappiamo dalla pioggia in direzione Val di Scalve e il Torrione di Baione, un bel monolite dolomitico poco frequentato ma esplorato già dai pionieri negli anni 30°. Saliamo la via di Basili e Longo che si inerpica lungo lo spigolo di questo torrione fino al praticello di vetta. La via è molto bella, alpinistica, anche se non molto lunga (sono 6 tiri), l'ambiente però è di primordine e la solitudine assicurata. Un bel rientro anche per Zubo che da tempo ormai mancava ai nastri di partenza! Consigli per l'uso: una serie di friend fino al 2 basta e avanza, fondamentale martello per ribattere i chiodi. Per l'avvicinamento al posto di scendere al lago Campelli conviene continuare per la strada e, all'altezza di un tornante effettuare un taglio (ometti) fino nella conca sotto al Torrione di Baione, poi ...

Piz Cavrin, Via col Vento

Immagine
Difficile pensare alle Orobie come pareti per un'arrampicata moderna. La roccia qui lascia spesso a desiderare e, sopratutto, è difficile trovare pareti compatte e verticali che regalino un'arrampicata continua. Su questo bel pilastro, un avancorpo del Piz Cavrin uno sparuto gruppo di arrampicatori Valtellinorobici ci è riuscito creando una via moderna e continua nell'arrampicata. A noi, pur non essendo propriamente il nostro genere, la via è piaciuta. Del luogo siamo innamorati, l'arrampicata è sempre impegnativa e di concentrazione (anche per la roccia a volte ballerina), l'esposizione c'è. Qui trovate la relazione dei primi salitori con foto e tracciato. Friend ne servono un paio per il primo tiro, nel resto della via non si riesce a integrare nulla, direi dal blu al verde basta e avanza. Noi avevamo una corda da 60 e ci siamo calati ripassando tutte le soste senza problemi, credo sia conveniente e più veloce. Buone ripetizioni!

Cima Viola, Viola Bacia Tutti

Immagine
Ero ancora piccolo quando ho sentito parlare per la prima volta di questa ragazza, dicevano che baciava tutti. Ancora acerbo di queste cose, non capivo perché mai lo facesse, anzi mi chiedevo che senso potesse avere baciare tutti così indistintamente. Ma davvero baciava tutti proprio tutti? Che ingenuo che ero a credere nei baci solo per amore... Passarono gli anni e vidi quella ragazza con i miei occhi, wow era davvero bella! Sembrava una regina! E visto che con gli ormoni nel sangue avevo cambiato presto idea sui baci, anch'io sognavo quel bacio da lei, ma solo di nascosto, ero ancora troppo timido, troppo inesperto. Insomma dai, figurati te se una così lucente e elegante bacia anche me che sono così impaurito dall'amore. Faccio una figuraccia sicuro! Una bellezza così grande si sa, tenta ma spaventa, e fa sentire piccoli piccoli... Ma le sue linee mi attraevano, quanto iniziavo a desiderarle, a immaginarle nei sogni di adolescente, ah se solo potessi, se solo sape...

Corno Dosdè, Via Costantini

Immagine
Non puoi non guardarlo ogni volta che da Semogo imbocchi la ripida strada verso Livigno, lui è lì, simbolo di eleganza e bellezza, isolato dalle altre cime della Val Viola, esattamente nel centro, punto cardine da cui tutto parte. Per noi local la nord del Corno è una parete importante, una di quelle su cui ci sono le vie più difficili e temute, una di quelle dove alla fine ben pochi vanno su. La Costantini è forse la linea più elegante del Corno, sale la parete Nord Ovest nel punto più ripido e difficile. Fu aperta nel 1970 da Gianni Costantini, Sergio Pozzi e Walter Palfrader con grande uso di artificiale e poi salita in libera e in prima invernale dalla coppia Greco/Meraldi a fine anni 80'. Andrea l'aveva già ripetuta anni fa e c'è l'aveva descritta come una via difficile e impegnativa ma molto bella, tutte cose che mi sento di confermare. Con Albi e Charlie attacchiamo finalmente questo piccolo sogno e tiro dopo tiro giungiamo per l'ennesima volta in cima...