Corno Dosdè, Via Costantini


Non puoi non guardarlo ogni volta che da Semogo imbocchi la ripida strada verso Livigno, lui è lì, simbolo di eleganza e bellezza, isolato dalle altre cime della Val Viola, esattamente nel centro, punto cardine da cui tutto parte.
Per noi local la nord del Corno è una parete importante, una di quelle su cui ci sono le vie più difficili e temute, una di quelle dove alla fine ben pochi vanno su.
La Costantini è forse la linea più elegante del Corno, sale la parete Nord Ovest nel punto più ripido e difficile.
Fu aperta nel 1970 da Gianni Costantini, Sergio Pozzi e Walter Palfrader con grande uso di artificiale e poi salita in libera e in prima invernale dalla coppia Greco/Meraldi a fine anni 80'.
Andrea l'aveva già ripetuta anni fa e c'è l'aveva descritta come una via difficile e impegnativa ma molto bella, tutte cose che mi sento di confermare.
Con Albi e Charlie attacchiamo finalmente questo piccolo sogno e tiro dopo tiro giungiamo per l'ennesima volta in cima al Corno.
Una via che mi sento di consigliare a cordate preparate e che abbiano voglia di cimentarsi su un itinerario dal sapore dolomitico (ma roccia granitica) in una valle bellissima, poco conosciuta per l'arrampicata su roccia!


Consigli per l'uso:
Questa è la relazione:

Una serie di friend basta, martello e chiodi consigliatissimi.
Nei tiri si trovano molti chiodi e alcuni cunei. I chiodi non sono tutti buoni, pay attention!
Le soste, a parte il primo tiro, sono attrezzate con due spit.
Per il nevaio iniziale i ramponcini fanno comodo, molto comodo, è in piedi e tiene la neve tutta l'estate.
I gradi sono abbastanza severi, andateci con un buon allenamento!

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