Muncech, il selvaggio dietro casa

Freddo e tempo incerto allontanano noi pellegrini dai santuari che avevamo progettato da tempo di visitare (che poi sono sempre gli stessi, siamo fedeli fedeli). Che fare dunque? Dove andare in cerca di selvaggio e di avventura? I Muncech ci vengono incontro a braccia aperte regalandoci due giorni stupendi, immersi in una totale solitudine, con attorno tutto il selvaggio che cercavamo. Il primo giorno saliamo la lunga Valle del Dosso e, tramite il passo dell'Orso giungiamo sotto la parete est del Pizzo Campanile. Saliamo Oceano di Silenzi, una via molto bella di Umberto Villotta e Daniele Faeti del 1981 (anche i gradi sono di quegli anni, ocio). La roccia è bella, qualche chiodo si trova e così giungiamo dopo qualche ora e 7 tiri stupendi sulla cima del Pizzo Campanile con la luce radente della sera e il lago di Darengo che splende all'ultimo sole, bellissimo. Scesi dalla normale corriamo verso la Capanna Como dove trascorreremo la notte. Il secondo giorno svalichia...