Muncech, il selvaggio dietro casa
Freddo e tempo incerto allontanano noi pellegrini dai santuari che avevamo progettato da tempo di visitare (che poi sono sempre gli stessi, siamo fedeli fedeli).
Che fare dunque? Dove andare in cerca di selvaggio e di avventura?
I Muncech ci vengono incontro a braccia aperte regalandoci due giorni stupendi, immersi in una totale solitudine, con attorno tutto il selvaggio che cercavamo.
Il primo giorno saliamo la lunga Valle del Dosso e, tramite il passo dell'Orso giungiamo sotto la parete est del Pizzo Campanile.
Saliamo Oceano di Silenzi, una via molto bella di Umberto Villotta e Daniele Faeti del 1981 (anche i gradi sono di quegli anni, ocio).
La roccia è bella, qualche chiodo si trova e così giungiamo dopo qualche ora e 7 tiri stupendi sulla cima del Pizzo Campanile con la luce radente della sera e il lago di Darengo che splende all'ultimo sole, bellissimo.
Scesi dalla normale corriamo verso la Capanna Como dove trascorreremo la notte.
Il secondo giorno svalichiamo in Val Bodengo e, con un lungo traverso ci portiamo al Forcellin del Notar dove mettiamo piede in terra Elvetica pronti a attaccare la parete nord del Pizzo Martello lungo il suo evidentissimo pilastro NE, salito negli anni 70 da una cordata di alpinisti locali.
Il posto è veramente selvaggio, lontano da tutto e con un bellissimo lago a fare da cornice 1000 metri più in basso.
La via è lunga e impegnativa, molto esposta e continua, incredibile pensare che in apertura fossero qua solamente con chiodi e cunei di legno.
Gli ultimi semplici metri ci consegnano alla croce di cima del Pizzo Martello, anche oggi senza aver visto anima viva.
Non ci resta che scendere giù lungo ripidi pascoli, per tracce di sentiero, lontani da tutto, lontani da tutti, forse più vicini a noi stessi.
INFO UTILI: Queste sono le relazioni che abbiamo usato, sono prese dalla guida dei monti d'italia Mesolcina/Spluga di Gogne e Recalcati.
Pizzo Campanile, Via Oceano di Silenzi, la via è la 39p
Pizzo Martello, Via degli Svizzeri, la via è la 33c
Per entrambe le vie necessaria serie di friend e nut, martello e chiodi.
Roccia da buona a ottima. Le relazioni sono precise e dettagliate.
La Capanna Como è un posto incantevole, gestito in maniera intelligente dal CAI COMO (si entra acquistando un codice di sblocco porta online), al suo interno troverete tutto il necessario per cucinare,dormire, è veramente un lusso.
Insomma se d'estate fa fresco o in autunno avete ancora voglia di avventura e solitudine dietro le sponde del lago, nascoste tra le pieghe degli avancorpi erbosi c'è questo bellissimo gruppo che saprà farvi innamorare come ha fatto con noi!




























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