Post

Monte Scale, Via "Gente che spera"

Immagine
Quanti sono 10 anni? Quanto sono lunghi o quanto sono veloci? Quanto ci accorgiamo del tempo che passa? 10 anni fa ero arrivato a Sondalo, finita la carriera scolastica e pronto, finalmente, a quella libertà di indipendenza che poteva darmi un maledetto lavoro. Un lavoro in fabbrica, per il tempo, per quel tempo che volevo per vivere le avventure tra le montagne. A Sondalo trovai degli amici, trovai qualcuno con cui intrecciare le corde: Stuk, Mago, Marti e infine il buon Kukuzka Teto. Erano gli anni dei Crapmasters, delle birre al Pala fino alle 3 e la sveglia alle 5, degli arrivi in fabbrica gonfio di alcool e dell'entusiasmo di respirare un mondo nuovo attorno a me. Erano gli anni dell'esplorazione e delle vie nuove, delle salite dettate dalla voglia di "andare a vedere cosa c'è". Con Marti, l'11 Novembre 2015, in una calda giornata autunnale salimmo Gente che Spera sullo spigolo sud del Monte Scale, quello parallelo alla classica "Sergio Poz...

Ciatzun del Gus, Sogno di Togno

Immagine
ATTO I Nel 1992 il buon Andrea Savonitto in compagnia della moglie Elena scovano queste lisce placconate all'imbocco della Val di Togno, sopra l'ononimo rifugio. Iniziano a scalarle apprezzando la qualità della roccia e la bellezza del posto ma dovendo abbandonare dopo pochi tiri la via per il sopraggiungere del buio.. Come sempre il "tarlo alpinista" divora le menti dei malcapitati rocciatori e il Gig con l'amico Popi Miotti tornano in due riprese e finiscono questo viaggione che prende il nome di Sogno di Togno. La via ricorda molto le placconate della Val di Mello, anche l'ambiente è bucolico e la via molto bella e logica. La via rimane lì, rimane lì anche la Val di Togno, rimangono anche le "poche tracce dei pionieri". ATTO II Davide Nesa è un giovane scalatore di Sondrio, molto appassionato di Val di Mello e placche, con uno spirito vicino ai "sassisti del tempo". Viene a conoscenza di questa via in Val di Togno e insieme a...

Postcards from Dolomites

Immagine
"sono giorni di finestre adornate canti di stagione anime salve in terra e in mare sono state giornate furibonde senza atti d'amore senza calma di vento solo passaggi e passaggi passaggi di tempo ore infinite come costellazioni e onde spietate come gli occhi della memoria altra memoria e non basta ancora cose svanite facce e poi il futuro" F. De Andrè, Anime Salve

Pizzo Badile Camuno, Via del Cinquantenario

Immagine
Sul Badile (quello vero) alla scoperta di questa linea intrigante che solca la parete Ovest, la più bella, quella che cattura l'occhio anche dal fondovalle. La via è stata aperta nel 1997 da E.Albertelli, A. Ronchi, L. Morelli e dedicata al cinquantesimo del CAI Cedegolo. Solca per intero i 200mt di roccia sopra la Fasà (la lunga cengia che taglia tutto il Badile Camuno) regalando situazioni sempre diverse e inaspettate. E' una via molto alpinistica, su roccia spesso non ideale e che richiede capacità di proteggersi in maniera adeguata su un terreno che non lo permette facilmente. Durante la nostra ripetizione abbiamo lasciato un chiodo alla sosta del primo tiro e un chiodo alla sosta del penultimo, ora tutte le soste hanno un chiodo. Consigliatissimo martello e una scelta di 4/5 chiodi. Potete trovare la relazione qui oppure sull'ottimo libro di Edo Balotti "Arrampicare in Adamello". Inutile dire che noi l'abbiamo trovata bellissima!!!